ELEZIONI RSU LEONARDO CAMPI BISENZIO 2020

Dopo anni di militanza prima e di dirigenza poi, ho deciso di mettermi in gioco e di presentarmi alle elezioni per il rinnovo dei delegati RSU alla Leonardo, l’azienda dove lavoro orgogliosamente da venti anni.
Principalmente lo faccio non per un successo personale ma per aiutare la crescita della UILM e aumentare la rappresentanza all’interno della RSU.

Non viviamo un periodo facile, questa catastrofe (il covid-19) ci ha colpito limitando le nostre vite e incidendo in tanti settori. Il mondo del lavoro non ne è stato esente. Nessuno può far finta non sia successo niente. Noi lavoratori delle Leonardo siamo stati sicuramente più fortunati di altri che hanno visto ridurre il proprio stipendio. Cosa accadrà loro quando non ci sarà più il blocco dei licenziamenti? Quali saranno le conseguenti ricadute produttive ed occupazionali?

La Leonardo ha cercato di ridurre al minimo i rischi per i lavoratori, ricorrendo allo strumento dello smart working.
L’azienda è da elogiare ma siamo lontani dal definirlo “smart”, è qualcosa di più simile al telelavoro.
Essendo nel consiglio territoriale della UILM, una volta al mese ci ritroviamo per analizzare e discutere dei problemi delle aziende fiorentine. Da questi confronti nascono spesso spunti interessanti.

E’ vero che c’è chi sta peggio ma c’è anche chi sta meglio. Ad esempio alla Nuovo Pignone sono previsti rimborsi e altre misure extra per gli smart workers. Purtroppo siamo passati da una prospettiva di smart working pre-covid, rivolta a una piccola percentuale di lavoratori volontari, al costringere l’azienda a metterlo in pratica per più del 60% dei dipendenti.
Capiamo le difficoltà ma questo non significa che non se ne debba discuterne quanto prima e sarà sicuramente uno dei primi impegni dell’RSU. Sono da sempre dell’avviso che non bisogna inventare niente ma prendere spunto da chi ha più esperienza di noi.
In nome dell’emergenza abbiamo tutti fatto dei sacrifici, soprattutto chi tra noi non ha potuto usufruire dello smart working; con il rischio di contrarre il virus, superando problemi nei trasporti e non solo.

Come RSU dobbiamo ridare importanza a uno stabilimento ricco di storia e tradizione come quello di Campi Bisenzio, dove lavoratori e prodotti nati da aziende diverse si sono riuniti per aumentare il proprio peso e non per il contrario.

A distanza di decenni sento ancora parlare di “quelli della SMA” e via dicendo… Cerchiamo di essere più uniti e sentiamoci parte della “one company”.
Campi Bisenzio deve essere al centro del progetto Leonardo, vogliamo investimenti e dei segnali oggettivi di crescita e sviluppo.
In questi anni molte risorse hanno abbandonato l’azienda per raggiunti limiti d’età, ci ritroviamo però con dei vuoti di conoscenze spesso incolmabili ed è solo grazie all’impegno e la buona volontà dei lavoratori se siamo riusciti a mitigare il problema.
I tanto sperati salary review e la revisione dei livelli inquadrativi sono rimasti per lo più buoni propositi.
I lavoratori vanno incentivati attraverso politiche meritocratiche.

Tuttavia il tempo passa e abbiamo un contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici scaduto da 10 mesi. Il suo rinnovo è necessario per dare un messaggio positivo ai lavoratori che si aspettano un incremento salariale dignitoso, oltre un rafforzamento delle tutele, dei diritti e la difesa di ogni posto di lavoro.
Elementi per noi indispensabili e su cui crediamo fortemente.
Secondo recenti studi, l’Italia è l’unico Paese tra le sei principali economie dell’Eurozona a non aver recuperato il livello salariale pre-crisi, cioè del 2007. Anziché crescere il potere di spesa è diminuito.
Abbiamo interrotto le trattative poiché riteniamo che l’aumento salariale sia più importante di altre misure come il welfare. Vogliamo mettere nelle tasche dei lavoratori maggiore liquidità. Non possono essere sempre i lavoratori a pagare il conto della crisi.

Chi sarà eletto avrà una grossa responsabilità, quella di riportare credibilità verso le organizzazioni sindacali confederali. Molti lavoratori si sono allontanati credendo di poter farne a meno nel nome dell’egoismo, tipico della società attuale, ma un luogo di lavoro senza sindacato può trasformarsi in un luogo senza regole dove a pagare saranno sempre i più deboli. Dobbiamo augurarci che gli eletti siano legittimati dal voto dei lavoratori e lavoratrici, rafforzando questo legame. L’unione fa la forza!

NON SIAMO SOLO NUMERI MA PERSONE.

Riassumo alcuni punti del mio pensiero:

REVISIONE DELLO SMART WORKING

INCENTIVI PER CHI E’ COMANDATO AL LAVORO IN PRESENZA

SENTIRSI PARTE DELLA ONE COMPANY

STABILIMENTO DI CAMPI BISENZIO AL CENTRO DEI PROGETTI LEONARDO

INVESTIMENTI SUL PERSONALE

UN SINDACATO DALLA PARTE DEI LAVORATORI

Buon lavoro a tutti e viva il sindacato!
Giuseppe Broccolo

SINDACATO & DIRITTI

Qualcuno potrà obiettare qualcosa. Cosa c’entra con Vernio? Dipende, lavoratori siamo tanti ed ex lavoratori ce ne sono un’altra bella fetta.

Ex lavoratori che in passato hanno sicuramente fatto più lotte per i propri diritti di quanto si faccia ora.

Come saprete io sono un delegato sindacale e ho voluto fare una riflessione. Buona lettura.

Durante un’assemblea tra lavoratori per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, una persona si è alzata e piuttosto arrabbiata ha inveito contro i sindacalisti, colpevoli a sua detta di molte cose, tra cui 1) non aver discusso il rinnovo del contratto con i lavoratori 2) di essere contro i benefit del Welfare, contro COMETA e MètaSalute.

Ebbene, la situazione è paradossale. Ben vengano le critiche ma così è troppo!
Non essere iscritto al Sindacato e criticare già mi fa pensare…
Come si pretende di avere forza di fronte all’Azienda se gli iscritti sono 1/3 dei lavoratori?
Però quando prendono l’aumento del C.C.N.L. o quando hanno un problema con l’azienda, allora il Sindacato gli serve, eh?
Pensate forse che l’azienda dia un aumento indistintamente a tutti perché sono buoni?
Personalmente sono favorevole alla contrattazione di secondo livello e alla meritocrazia però dobbiamo fare i conti con la maggior parte delle aziende italiane, di dimensioni medio-piccole. Quelle dove c’è il padrone.

“Il contratto non è stato discusso con i lavoratori”
Io come delegato sindacale è da oltre un anno che ne leggo le varie versioni, frutto di mediazione tra tutte le sigle sindacali. Dopo anni c’è una proposta comune, frutto del lavoro di tanti. Dire che non è stato discusso con i lavoratori è riduttivo. E’ vero, non è stato discusso con TUTTI i lavoratori ma forse quando in parlamento promuovono qualsiasi legge, vi interpellano? No, perché c’è qualcuno in parlamento che vi rappresenta e se non lavora bene ne renderà conto agli elettori. La proposta con cui ci presenteremo in Federmeccanica sarà votata da TUTTI i lavoratori. -Siete favorevoli o contrari?-. Potrete deciderlo nella varie aziende nel prossimo referendum.

Welfare
L’ultimo anno erano di 200 euro da spendere in buoni benzina, spesa, ecc… E’ chiaro che sarebbe preferibile il denaro liquido e la possibilità di spenderli dove e come uno preferisce ma è una decisione delle aziende, una cosa che se non governata rischiava di andare a sfavore dei lavoratori.

COMETA
-Io non aderisco a COMETA- Bravo! The fox! Così come minimo perdi il contributo dell’azienda…
Si tratta di un fondo previdenziale complementare attivo da 20 anni. Quanto pensate possa garantirvi in termini economici il TFR lasciato in azienda? Ve lo dico io… al massimo l’1,5%, per un fondo integrativo siamo intorno all’8%.

MètaSalute
Dopo l’obbligatorietà, il fondo di assistenza sanitaria integrativa è passato da qualche decina di migliaia di aderenti a 1.400.000 lavoratori in un colpo solo. Qualche problema era logico aspettarselo. Ma da qui a dire che non funziona ce ne passa. Con la crisi, purtroppo, le persone hanno diminuito, se non smesso di curarsi, rimandando spese ritenute non necessarie come le cure odontoiatriche. Sapete quanti soldi sono stati erogati in due anni? Solo nel 2019 siamo a 100 milioni di euro.

Viviamo in un mondo egoista e individualista in cui si sta perdendo sempre di più il senso di altruismo e associazionismo. Noi ci crediamo fortemente e faremo di tutto per difendere i diritti  di tutti, anche di chi non può permettersi di lottare o di chi sceglie di non farlo.

GB 12.10.2019