4 NOVEMBRE 2019 GIORNATA DELL’UNITA’ NAZIONALE E FESTA DELLE FORZE ARMATE

Oggi è il 4 novembre e qualcuno vedendomi prendere un giorno di ferie mi ha chiesto -ma che festa è?-. 😎

E’ la Festa delle Forze Armate in cui si commemora la vittoria italiana nella prima guerra mondiale.

Giornata dell’Unità Nazionale perché la fine della guerra si considera come completamento del processo di unificazione risorgimentale.

E’ stata istituita nel 1919 ed è l’unica festa nazionale che ha attraversato decenni di storia italiana.

Ai giorni nostri, c’è poco da festeggiare per una vittoria in una guerra, vogliamo invece rendere omaggio a tutti i italiani, che hanno perduto la propria vita per la Patria, per la Libertà e per costruire un futuro di Pace. Per questo oggi il Comune di Vernio ricorda i caduti italiani nella prima guerra mondiale con la deposizione di una corona sui monumenti ai caduti posti sul nostro territorio:

  • Montepiano piazzale degli Alpini
  • Montepiano monumento ai caduti
  • S.Ippolito monumento nel parcheggio
  • S.Ippolito Pieve
  • Mercatale ex scuole
  • Cavarzano Chiesino
  • Le Rocce
  • S.Quirico Chiesa

 Un piccolo gesto, denso di significato.

Questa ricorrenza ci permette di ricordare la nostra storia. Viviamo in tempi difficili, dobbiamo impegnarci per l’Italia affinché sia capace, nello stesso tempo ascoltare e accogliere, chi ha bisogno; di sentire l’orgoglio delle proprie radici e della propria storia senza farsi sovrastare da essa, un’Italia che sa amare la propria terra rinnovandone i valori fondamentali e gli ideali che l’hanno costituita.

Ringraziamo oggi le donne e gli uomini delle Forze Armate italiane per il servizio reso al Paese, per essere diventati messaggeri dei valori della nostra Costituzione, anche oltre i confini dell’Italia, schierandosi in difesa dei diritti umani e della democrazia. Difendendoli, purtroppo, anche col sangue di molti nostri giovani connazionali.

Viva l’Italia, viva le Forze Armate!

G.B. 04.11.2019

CELEBRAZIONE SANTO PATRONO POLIZIA DI STATO 29/09/2019

San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato viene celebrato dalla Chiesa il 28 settembre.

A Prato è stata officiata una S.Messa solenne dal Vescovo, S.E. Giovanni Nerbini unitamente al Cappellano della Questura di Prato Don Francesco Grazzini.

Alla liturgia hanno partecipato le principali Autorità civili, militari, le Associazioni d’Arma e la cittadinanza.

La commemorazione ha assunto per l’Istituzione un rilievo particolare, una importante opportunità di contatto con i cittadini, ma soprattutto con gli stessi appartenenti e con i loro familiari.

Al termine della Messa il Questore di Prato, Dott. Cesareo ha salutato e ringraziato della partecipazione tutti i presenti con un breve discorso.

Come da tradizione, legato alla ricorrenza del Santo Patrono della Polizia di Stato, anche quest’anno si è svolto il Family Day, un’iniziativa che permette ai familiari dei poliziotti di visitare le strutture, gli uffici e i reparti dove lavorano i propri cari.

Ho portato i saluti al Questore come presidente di un’Associazione d’Arma quali gli Alpini e con molto piacere a nome del Comune di Vernio e del Sindaco Giovanni Morganti, ringraziando gli uomini che ogni giorno, con il loro impegno silenzioso al servizio del prossimo, garantiscono la sicurezza sul territorio.

GB 28/09/2019

CELEBRAZIONE PATRONO POLIZIA PENITENZIARIA

Oggi abbiamo partecipato alla celebrazione di S.Basilide martire, Patrono del Corpo della Polizia Penitenziaria con la Santa Messa presso la Cattedrale di Prato. Al direttore della casa circondariale di Prato Dr. Vincenzo Tedeschi e al Commissario Coordinatore Barbara D’Orefice, a nome dell’Amministrazione di Vernio ho portato i saluti del nostro sindaco Giovanni Morganti, esprimendo un ringraziamento alle donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria per il lavoro svolto per i cittadini e per le Istituzioni.

Viviamo tempi di sovrappopolamento degli istituti penitenziari. Tra enormi difficoltà, le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria, con sacrificio, impegno, umanità e professionalità si adoperano nella delicata attività di garantire sicurezza e al contempo rieducazione del detenuto nel rispetto dei valori giuridici e morali alla base del nostro sistema penitenziario.
Non c’è trattamento, non c’è rieducazione, tantomeno reinserimento e sicurezza senza educatori, assistenti sociali e poliziotti penitenziari.

Per me è un piacere personale partecipare a questa celebrazione, poiché da anni per lavoro, ho contatti frequenti con il Corpo della Polizia Penitenziaria, verso cui con la Leonardo spa forniamo servizi di telecomunicazioni professionali.